Ogni anno, nelle prima settimana di Luglio, viene rievocato un altro evento storico che vide protagonista l'intera città: la difesa della propria libertà demaniale durante la sanguinosa battaglia di Sarno. La storia narra che il 7 luglio 1460 re Ferrante I d'Aragona, che all'epoca regnava sui territori di Napoli, nel corso di una battaglia in località Foce (nei pressi di Sarno), per un’ errata manovra fu accerchiato dagli Angioini. Il re aragonese fu salvato dall'intervento di genti d'arme, "provisionati" e "coscritti", della Città della Cava, capeggiati dai Capitani Giosuè e Marino Longo: i cavesi, giunti a Foce di Sarno, discesero dal monte ed attaccarono gli Angioini che, sorpresi e non potendo determinare l'entità dell'attacco, furono costretti ad arretrare, concedendo a re Ferrante la possibilità di aprirsi una via di fuga verso Nola e quindi Napoli. Il 4 settembre 1460 il sindaco della città, Onofrio Scannapieco, chiamato dal re alla corte di Napoli, ebbe in dono, in segno di gratitudine, una pergamena in bianco: con essa l'Università de la Cava avrebbe potuto richiedere al sovrano ogni genere di concessione. Poiché nulla venne richiesto, il 22 settembre 1460 il Re, "motu proprio", concesse alla città il titolo di Città fedelissima e allo popolo cavajuolo cospicue guarentigie, quale l'esenzione dal pagamento, in tutto il reame, di ogni tipo di gabella, sia nel vendere che nell'acquistare, oltre il pregio di integrare con le armi Aragonesi (due pali rossi in campo giallo) lo stemma della città e la sovrapposizionne allo stesso della corona regale. La Pergamena Bianca, rimasta immacolata, tale si conserva ancora oggi negli archivi del Palazzo di Città di Cava de' Tirreni. I trombonieri sono suddivisi nei Casali di Sant'Anna e Sant'Anna all'Oliveto, per il Distretto di Sant'Adjutore; Monte Castello e Borgo Scacciaventi-Croce, per l Distretto di Mitiliano; Santissimo Sacramento e Filangieri, per il Distretto Corpo di Cava e Senatore e Santa Maria del Rovo, per il Distretto di Pasculano. La manifestazione prevede una sfilata nel centro storico e la competizione dei trombonieri appartenti ai quattro distretti aragonesi (Mitiliano, Pasculano, S. Adiutore e Corpo di Cava) durante la “Disfida", un palio al quale partecipano circa 1000-1200 figuranti con sfarzosi costumi rinascimentali. La manifestazione consiste in una gara di sparo, il gruppo che totalizzerà il miglior tempo di sparo, la migliore cadenza e l'assenza di mancati spari si aggiudicherà il premio, una tela raffigurante la Pergamena Bianca, insieme al gonfalone rappresentate l'associazione, quest' ultimo verrà conservato per l'intero anno nella sede del gruppo vincitore per essere poi consegnato l'anno successivo alla neo squadra vincitrice. Oltre alla Pergamena è in palio anche il premio “Città Fedelissima” che verrà aggiudicato al Casale che sarà stato in grado di offrire spettacolo e suggestione di movimenti e suoni, il tutto nei tempi previsti dal regolamento. Che vinca il migliore.
Fonte Wikipedia Ester D'Amato |